la ricetta del karkadè

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la ricetta del karkadè

Il karkadè, noto anche come tè rosso, è una bevanda dalla notevoli proprietà benefiche. Il Karkadè è il calice dei fiori dell’ibisco (Hibiscus sabdariffa), una pianta appartenente alla famiglia delle Malvaceae.

Il kardadè tende anche ad essere identificato con gli infusi che si ricavano proprio dai fiori di ibisco.

Dell’Ibisco, un pianta arbustiva originaria dell’Africa tropicale, si utilizzano infatti i fiori: questi vengono lasciati ad essiccare per favorire la preparazione dell’infuso, il Karkadè, caratterizzato da un sapore lievemente acidulo.
Conosciuto anche come tè rosso (da non confondere, però, con il rooibos), questa bevanda è una bevanda molto diffusa nei paesi del Nord Africa in particolare. Si caratterizza per un colore rosso intenso e per le numerose proprietà terapeutiche.
Grazie alla presenza di acidi organici (acido malico, citrico, ascorbico, ossalico, etc.) nei fiori dell’ibisco, il Karkadè vanta un’azione diuretica e antisettica.

Questo fattore lo rende un’utile rimedio naturale in caso di infiammazioni e infezioni a carico delle vie urinarie, come per la cistite.
Facilita, inoltre, la digestione, eliminando scorie metaboliche e combattendo la stipsi.

L’elevata concentrazione di vitamina C attribuisce al Karkadè ed alle tisane e agli infusi che ne derivano proprietà antiossidanti.
Il Karkadè si rivela un valido alleato contro l’invecchiamento cellulare e la formazione di radicali liberi: a beneficiarne è soprattutto la pelle, che si presenta più luminosa e meno rugosa.

Si rivela, inoltre, caratterizzata da un effetto vasoprotettivo, utile in caso di fragilità capillare, varici, ed emorroidi grazie alla presenza di flavonoidi e antociani: per beneficiare di queste proprietà, si può preparare un impacco dell’infuso di Karkadè da applicare direttamente sulle zone più sensibili della pelle.
Al Karkadè è attribuita anche la capacità di regolare la pressione sanguigna, utile in caso di ipertensione arteriosa, e di favorire la circolazione, proteggendo l’organismo dal rischio di insorgenza di patologie cardiovascolari.

Le mucillagini presenti nel karkadè, come in altre piante appartenenti alla stessa famiglia, quali la malva, permettono di svolgere un’importante azione lenitiva e protettiva a favore delle delle mucose interne.

L’impiego del calice di Ibisco si rivela un ottimo rimedio naturale per alleviare gengiviti, mal di gola, raffreddore e tosse.

RICETTE Karkadè
Può essere consumato sia caldo che fresco nei mesi estivi
CALDO
Tisana Karkadè: come prepararla
Per beneficiare delle proprietà terapeutiche del calice dei fiori di Ibisco si può facilmente preparare un infuso utilizzando un cucchiaio raso di karkadè e una tazza d’acqua.
FREDDO
Ricetta:
- sciacquare velocemente il Karkadè, non troppo altrimenti perde il colore
-tagliare le foglie di menta fresca
-mettere il Karkadè e la menta tagliata in un contenitore con dell'acqua per minimo 4 ore
-filtrare e zuccherare a volontà